Sabato 20 gennaio la nostra scuola ha avuto il piacere di ospitare, grazie alla perseveranza della prof.ssa Licia Cavasin, lo spettacolo teatrale “Pluto”, l’ultima commedia di Aristofane secondo la tradizione, ingiustamente tra le meno note.
La compagnia del Laboratorio Teatrale della Comunità greca di Trieste che l’ha messa in scena, adattandosi con disinvoltura agli spazi ridotti dell’Aula Magna, l’ha recitata in greco moderno – per permetterne la comprensione sono stati comunque proiettati dei sottotitoli -, mostrandone tutta la sorprendente attualità: il protagonista della commedia è infatti Pluto, il dio della ricchezza, che la fantasia di Aristofane ha immaginato come un vecchio cieco che deve essere guarito, per non far sì che continui a elargire denaro a chi non se lo merita.
Più sorprendente ancora, tuttavia, è il fatto che gli attori non sono greci, bensì italiani: il greco moderno l’hanno studiato o lo stanno ancora studiando. Gli unici ellenici sono la regista, Anastasia, che ha adattato la sceneggiatura e ha fatto da suggeritrice, e Maria, che ha curato le musiche e i sottotitoli.
Complimenti davvero a loro e a tutti gli attori, che ci hanno permesso di scoprire dal vivo tutte le potenzialità del teatro: tra le altre, imparare meglio una nuova lingua, mettere a confronto e far lavorare insieme diverse generazioni (l’età degli attori andava dai 16 ai 70 anni) e diverse abilità (accanto ad attori professionisti figuravano persone che recitano per diletto), riflettere divertendosi su temi importanti e universali (attualissima la riflessione sulla povertà, penìa, intesa come sobrietà, da non confondere con il bisogno, ptocheia), sentire la sonorità di una lingua che di solito vediamo solo stampata sui libri e che invece è ancora viva, seppure cambiata.
E infine grazie per la generosità di tutta la compagnia, che ci ha letteralmente regalato questo spettacolo: merce rara, come sapeva bene Aristofane. (Ah, pure lui è apparso: un altro “greco
doc”… ma ha parlato in italiano!)
P.S. Grazie anche al nostro Matteo Carota di 5^E, che ha accettato di partecipare come comparsa, cavandosela egregiamente!

Monica Delfabro

Foto di scena