L’accademico statunitense J. Gottschall sostiene che le storie sono per gli esseri umani ciò che l’acqua è per i pesci… Se così è, gli studenti dello Stellini hanno dimostrato di saper nuotare davvero bene, mettendo in luce apprezzabili doti… di moderni aedi!
Il concorso di scrittura “Mitico Stellini!” ha visto alcuni studenti del triennio della nostra scuola cimentarsi con la riscrittura di un mito dell’antichità classica greco-latina, con risultati apprezzati tanto dalla giuria dei docenti quanto da quella degli allievi del biennio.
Ed eccoci infine giunti alla proclamazione dei vincitori.
Per la giuria dei docenti (Chiara Alberti, Monica Delfabro, Gianpaolo D’Aietti), il racconto vincitore è “EURIDICE. Disagio, sospetto, presagio…” di Giovanni Parri (5 C) con la seguente motivazione.
Il mito scelto è riproposto con originalità ed efficacia evocativa. Il racconto inoltre presenta una sapiente costruzione e uno stile personale, fluido e felicemente aderente all’io-narrante, elementi che permettono una totale immedesimazione nella protagonista da parte del lettore e lo tengono avvinto fino alla fine, inattesa e perfettamente riuscita.
Non è stato facile neanche per gli allievi decretare quale fosse il migliore tra i lavori dei loro “colleghi” più grandi, ma, dopo un testa a testa non meno avvincente dei brani letti, è risultato vincitore con il 66,7% delle preferenze il racconto “La vista dell’anima” di Anna Rana (4 E), apprezzato in particolare per l’originalità della stesura.
Proponiamo qui i due testi vincitori e facciamo tantissimi complimenti agli autori e a tutti i partecipanti al concorso, studenti della giuria compresi!

In copertina, Orfeo e Euridice di Alberto Savinio, 1951 (foto di Monica Delfabro).